ARTENUMERO. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo

- DATA INIZIO: 19/06/2024

- DATA FINE: 20/10/2024

- LUOGO: AOSTA – Museo Archeologico regionale

- INDIRIZZO: Piazza Pierre-Leonard Roncas, 12

- TEL:  +39 0165 275902

Una grande mostra che propone opere di artisti che si sono confrontati con i numeri

Il Museo Archeologico regionale di Aosta ospita la mostra ARTENUMERO. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo

 

Il Museo Archeologico regionale di Aosta ospita la mostra ARTENUMERO. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo
Installation view

 

Il Museo Archeologico regionale di Aosta ha una lunga tradizione di mostre temporanee che fanno del Museo un centro culturale aperto alla contemporaneità.

Al primo e secondo piano dell’edificio si sono tenute in passato retrospettive di autori come Klee, Kandinsky, Guttuso, Sironi, Fontana, Baj per citarne solo alcuni.

Promossa dall’Assessorato Beni culturali della Regione Autonoma Valle D’Aosta, al Museo Archeologico Regionale di Aosta una mostra fotografica riflette e racconta i grandi temi dell’uomo e della società degli ultimi decenni.

Dal 19 giugno al 20 ottobre 2024 il Museo Archeologico Regionale di Aosta ospita la mostra Artenumero. Gli  artisti e il numero tra XX e XXI secolo, uno sguardo sul panorama dell’ arte degli ultimi sessant’anni attraverso l’utilizzo del numero.

L’esposizione, a cura di Angela Madesani e prodotta da Nomos Edizioni, presenta oltre settanta opere di importanti artisti italiani e internazionali divise in cinque sezioni, in un percorso trasversale che attraversa linguaggi, tematiche, pensieri della storia in cui il numero diviene momento fondamentale di riflessione per l’artista e per l’osservatore.

Nella prima sezione, dedicata al rapporto tra il numero e il tempo, sono esposti i lavori di alcuni fra i più importanti artisti dell’ambito concettuale internazionale come On Kawara, Luca Pancrazzi, Elena Modorati, Alighiero Boetti con due arazzi e ancora fotografie di Franco Vimercati, tra fotografie e Carte da viaggio di Roman Opalka.

In questa sezione si ritrovano inoltre alcune fotografie di Carlo Valsecchi e l’opera di Daniela Comani.

Nella seconda sezione, si indaga il legame tra numero e narrazione, con opere di Piero Manzoni, Elisabeth Scherffig, Antoni Tàpies, Elisabetta Casella con la sua Via Crucis laica.

Tra le opere più significative in questa sezione, Five Fives di Joseph Kosuth. Rimedi di Pietro Bologna oltre all’artista concettuale tedesco Peter Dreher, ad Edward Kienholz o alle pagine rosa del Financial Times di Paolo Pessarelli.

La terza sezione è costituita dalla relazione tra numero e spazio. Essa ospita la documentazione dell’opera performativa.

In questa sezione si trovano opere di Cioni Carpi, Andrea “Bobo” Marescalchi, Ed Ruscha.

Nella quarta sezione il numero si rapporta con segno e immagine, è utilizzato nella sua accezione semiotica e indicale: dalle opere pop di Ugo Nespolo alla fotografia di Luigi Ghirri, al mondo concettuale di Maurizio Nannucci, alle raffinate sculture di Robert Tiemann.

Ci sono poi due le preziose carte di Hanne Darboven, le giocose tele di Mimmo Iacopino e, ancora, Vincenzo Merola, il più giovane degli artisti in mostra.

Il tema della quinta sezione è il rapporto tra numero e aritmetica e sono presenti opere di artisti concettuali, come Bernar Venet, Mel Brocher, Laura Grisi, Mario Merz tre lavori di Vincenzo Agnetti, e, infine sette piccoli dipinti di Beatrice Pasquali.

Sono sufficienti i nomi degli artisti presenti per capire la qualità di questa esposizione.

ORARI DI APERTURA

  • Tutti i giorni ore 9.00 – 19.00 (orario del Museo)

INFO

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