Antonio Donghi fu uno dei maggiori interpreti del realismo magico in Italia
Palazzo Merulana di Roma ospita la mostra su Antonio Donghi. La magia del silenzio, aperta fino al 26 maggio
Dal 9 febbraio 2024 è aperta al pubblico negli spazi espositivi di Palazzo Merulana a Roma la mostra Antonio Donghi. La magia del silenzio.
Antonio Donghi (Roma 1897 – 1963) è stato fu uno dei maggiori interpreti del Realismo magico in Italia, artista che dipinge meticolosamente la realtà rifacendosi alla classicità rinascimentale.
Il suo immaginario astrattivo e al tempo stesso realista ha impressionato, dopo un silenzio critico di molti decenni, gli studiosi e il pubblico a partire dagli anni ottanta del secolo scorso.
Una riscoperta che ha portato le sue opere ad essere incluse nella maggior parte delle rassegne internazionali sugli anni venti e trenta, fino a comparire sulle copertine dei relativi cataloghi come immagine iconica di quel contesto.
La sua ricerca appartata e silenziosa aveva, nella sua epoca, attirato l’interesse di critici importanti, ma la sua altezza si è rivelata appieno con la sua riscoperta relativamente recente.
La mostra intende presentare i nuclei più significativi dell’opera di Donghi offerti dalla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dalla Banca d’Italia, dalla collezione UniCredit e dalla Fondazione Elena e Claudio Cerasi.
Queste collezioni rappresentano, nel loro insieme, l’intero percorso dell’artista, toccandone tutti i temi principali: paesaggi, nature morte, ritratti, figure in interni ed esterni, personaggi del circo e dell’avanspettacolo.
Solo tre dipinti particolarmente iconici (Pollarola, Ritratto di Lauro De Bosis, Annunciata), legati in diverso modo alla collezione Elena e Claudio Cerasi, si sono inseriti nella mostra al di fuori del nucleo delle collezioni pubbliche.
Sono raccolte in mostra oltre trenta opere prevalentemente acquistate direttamente alle maggiori mostre del tempo, le Biennali di Venezia e le Quadriennali di Roma in particolare.
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