Andrew Bruce e Anna Fox hanno fotografato i pupazzi di una trasmissione televisiva famosa come occasione per rappresentare con crudezza momenti della storia del Paese

ANDREW BRUCE AND ANNA FOX. SPITTING / SPITTING IMAGE: COMMISSION BY THE HYMAN COLLECTION, 2015 – Mostra fotografica Londra

LONDRA – CENTRE FOR BRITISH PHOTOGRAPHY 49 Jermyn Street, London, SW1Y 6LX

Dal 26/01 al 23/04/2023

Il Center for British Photography è una nuova realtà nata con l’obiettivo di essere la casa della fotografia realizzata in Gran Bretagna.

Il Centro dispone di spazi espositivi atti ad ospitare mostre curate in modo indipendente da curatori esterni e partner istituzionali, un programma di eventi pubblici, un archivio e un negozio.

Fino al 23 aprile 2023 è possibile vedere al Centro per la fotografia britannica la mostra ANDREW BRUCE AND ANNA FOX. SPITTING / SPITTING IMAGE, che presenta il lavoro prodotto dagli artisti Andrew Bruce e Anna Fox, sulla base di una commissione ricevuta nel 2015 da Hyman Collection.

L’incarico prendeva spunto da uno dei programmi televisivi britannici più popolari degli anni ’80 e ’90, visto da un pubblico di 15 milioni di persone al suo apice.

Il programma Spitting Image presentava caricature sotto forma di marionette di celebrità di spicco dell’epoca, inclusi politici internazionali e la famiglia reale, tra gli altri.

Cancellata nel 1996 la serie televisiva è diventata un pezzo fondamentale nella storia della televisione britannica.

I due fotografi dovevano rappresentare nei loro scatti i pupazzi originali di quel programma.

Fox e Bruce hanno trascorso settimane in studio lavorando con una selezione dei pupazzi originali, realizzando queste immagini minacciose.

Fotografate su sfondi al neon dai colori vivaci o avvolte dall’oscurità, ogni immagine ritrae un ex membro del partito Tory.

Reso con straordinario dettaglio su pellicole di grande formato, a volte spogliate dei loro vestiti, ogni segno sul lattice o sul gommapiuma è reso visibile e accentuato, compresi i segni di usura, fragilità e degrado.

Presentati così, i pupi diventano emblemi evocativi di un’epoca passata e di un potere tramontato.

C’è una tensione imbarazzante in queste fotografie tra i burattini come raffigurazioni di persone, come icone culturali e anche come artefatti moderni fatiscenti.