L’essere umano è al centro delle opere della Collezione Righi in mostra a Bolzano
Museion di Bolzano ospita la mostra AMONG THE INVISIBLE JOINS. Opere dalla Collezione Enea Righi, fino al 2 marzo 2025
Si apre al pubblico il 28 settembre 2024 presso gli spazi di Museion a Bolzano la mostra AMONG THE INVISIBLE JOINS, grande mostra collettiva che presenta oltre 150 opere di più di 80 artiste e artisti provenienti da una delle più visionarie e significative collezioni private di arte contemporanea internazionale in Italia: la Collezione Enea Righi.
Grazie a un rapporto di fiducia duraturo, questa collezione ha plasmato per oltre un decennio la ricerca museale su pratiche artistiche transdisciplinari, poetiche e socio-politiche.
La mostra, curata dal direttore di Museion Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini, presenta infatti una vasta gamma di opere d’arte, progetti architettonici e libri d’artista di rinomati artisti e artiste internazionali.
Si incontreranno opere di Massimo Bartolini, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Trisha Donnelly, Theaster Gates, Lisetta Carmi, Gino de Dominicis, Luigi Ghirri, Robert Mapplethorpe, Nan Goldin, Marisa Merz, Giorgio Morandi, Walid Raad, Ettore Spalletti, Sturtevant, Superstudio, Francesco Vezzoli, Franz Erhard Walther, Lawrence Weiner, Akram Zaatari, per citarne solo alcuni.
L’eccezionalità della mostra è sottolineata inoltre dall’occupazione dell’intero edificio e dalla prima esposizione di alcune recenti acquisizioni della Collezione Enea Righi, tra cui opere di Sonia Boyce, Roni Horn e Ser Serpas.
Un tema centrale ha guidato Righi nella scelte delle opere da inserire nella sua collezione: è l’essere umano con le sue verità nascoste ed emozioni, nella sua intimità e relazione con l’altro, nella percezione di sé e la sua percezione dall’esterno.
Il titolo della mostra Among the invisible Joins/ Tra le giunture invisibili è preso in prestito da un testo di Virginia Wolf Sotto pressione, l’immaginazione dell’artista lascia poca traccia del suo sforzo, dobbiamo camminare in punta di piedi, guardinghi, tra le giunture invisibili.
Un titolo, una mostra che tracciano il percorso dei collezionisti e la loro comprensione del potere trasformativo dell’arte, fornendo profonde intuizioni sulla fluidità della vita.
Troppo lungo sarebbe riportare l’elenco completo degli ottanta artisti in mostra, elenco che si può trovare nel sito del Museo.