Continuano gli eventi del programma “Contemporaneo archeologico” per celebrare il ritorno dell’antica Vittoria Alata a Brescia.
Alfred Seiland. IMPERIVM ROMANVM. Fotografie 2005-2020
Continuano gli eventi del programma “Contemporaneo archeologico” per celebrare il ritorno dell’antica Vittoria Alata a Brescia con la mostra dedicata ad Alfred Seiland IMPERIVM ROMANVM. Fotografie 2005-2020.
Alfred Seiland (1952) è un fotografo austriaco, professore alla Stuttgarter Akademie der Bildenden Künste.
Dopo gli studi in ingegneria meccanica, si è dedicato alla fotografia con risultati di spessore internazionale, dedicando una parte rilevante del suo impegno nel fotografare siti archeologici romani in cui si cogliessero le diverse sfumature di interazione tra uomo e rovine.
Alfred Seiland ha intrapreso infatti un lungo viaggio nei territori in cui si estendeva il dominio di Roma, dalla Siria alla Scozia, ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo e oltre.
Sono 40 i paesi che l’artista ha raccontati attraverso i siti archeologici come Palmira, Samaria o Epidauro, alla stessa Brescia, raccontata in una serie di scatti realizzati tra il 2019 e 2020.
Il suo progetto illustra, con fotografie talvolta iperrealiste e pop, talvolta simboliste e minimali, l’inestricabile e vitale rapporto tra le tracce residue della cultura romana e i luoghi della modernità.
Le rovine emergono così in tutta chiarezza quali patrimonio comune di un immaginario collettivo, una sorta di minimo comune denominatore continentale tra passato, arte moderna e architettura contemporanea, la prima “forma” di globalizzazione dello sguardo.
Il pubblico è invitato a scoprire le trasformazioni delle città e del paesaggio: l’occhio del fotografo ne esalta il riuso talvolta consapevole talvolta casuale, ed espone il surreale dialogo tra le antiche glorie monumentali e i moderni tessuti urbanistici, gli spazi del turismo di massa, dello sport e della cultura del tempo libero.
La mostra di Brescia rappresenta la prima retrospettiva italiana di Alfred Seiland che giunge in Italia dopo il successo delle esposizioni al Museo Romano Germanico di Colonia, ai Rencontres di Arles e all’Albertina di Vienna.
Parte centrale della selezione è un nucleo di 20 inediti tra cui un portfolio di 6 degli scatti realizzati a Brescia, che coglie il patrimonio antico della città e ne documenta il valore monumentale e sociale, in costante cambiamento secondo canoni contemporanei, accompagnato da una video intervista di approfondimento.
La mostra si pone come un ponte ideale tra il patrimonio storico e lo sguardo attuale in coerenza con l’identità del progetto pluriennale dedicato alla celebrazione e alla valorizzazione della Vittoria Alata.