Ad Assisi dal 20 al 22 novembre il IX Convegno AMEI
L’AMEI – Associazione Musei Ecclesiastici Italiani – nata nel 1996 per contribuire alla conservazione e alla valorizzazione dei musei religiosi esistenti in Italia (uno straordinario patrimonio “sommerso” che annovera oltre mille realtà museali) ha organizzato ad Assisi dal 20 al 22 novembre il proprio Convegno, appuntamento biennale, sul tema nevralgico delle reti museali ecclesiastiche. L’obiettivo è di stimolare un’ampia riflessione su questo tema e dare avvio a studi comparativi sulle situazioni delle reti ecclesiastiche indagandone punti di forza, criticità, relazioni possibili con altri sistemi e/o reti museali.
“Ciascuna delle nostre oltre 200 realtà di territorio, presenti in ogni angolo del Paese, ha – riconosce monsignor Giancarlo Santi, Presidente dell’AMEI – nella sua peculiarità e specificità un punto di forza. Che non deve essere appiattito semmai valorizzato. Esistono però ambiti nei quali il fare rete, il dotarsi di metodologie e strumenti omogenei, tra i nostri musei ma anche con l’intero sistema museale territoriale, è più necessario, indispensabile. Ed è su questo spazio di innovazione che proseguirà la nostra riflessione, già avviata nei precedenti Convegni associativi”.
Nell’ultima giornata del Convegno AMEI verrà ospitata l’ottava Conferenza Nazionale dei musei d’Italia, evento organizzato annualmente dalle principali associazioni museali italiane (AMEI, AMACI, AMLI, ANMS, ICOM Italia, SIMBDER) su temi di interesse comune a tutti gli operatori di settore. Verrà presa in esame la possibilità di costituire un’associazione italiana di professionisti del museo alla luce della legge sulle professioni non regolamentate. Ma verranno anche esaminati i casi di “buona gestione” che, a macchia di leopardo, già si vedono in Italia: in Piemonte e in Umbria, a Bergamo, Ravenna, nel Piceno, nel senese, a Erice…
“Esistono, nell’adesione dei Musei Ecclesiastici a sistemi ampi, punti di criticità ma anche ampi punti di forza”, annota monsignor Stefano Russo, responsabile per le politiche culturali della CEI.
“E in ogni caso il Museo Diffuso sembra essere una delle strade pressocche’ obbligate per affrontare la crisi del settore in Italia” chiosa il professor Daniele Jalla cui, non caso, è stata affidata la relazione introduttiva al Convegno.
Comunicato stampa
Per saperne di più: www.amei.biz
Per informazioni relative al convegno: ameiassisi2013@gmail.com
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net