Giovanni Chiaramonte è stato uno dei più interessanti esponenti della fotografia italiana degli ultimi cinquant’anni
APE Parma Museo ospita la mostra fotografica GIOVANNI CHIARAMONTE. Fotografia come misura del Mondo, fino al 9 febbraio 2025
APE Parma Museo è l’innovativo centro culturale e museale multidisciplinare ideato e realizzato da Fondazione Monteparma.
Da sempre profondamente impegnata nella valorizzazione delle arti e della cultura, sia attraverso progetti diretti, sia tramite il sostegno ad enti e associazioni del territorio, la Fondazione ha scelto di acquisire e restaurare un prestigioso palazzo da tempo chiuso, situato nel cuore del centro storico di Parma, per restituirlo alla città quale tassello fondamentale della sua vita culturale.
Dal 10 novembre Ape Parma presenta la mostra Giovanni Chiaramonte. Fotografie come misura del mondo prima retrospettiva dedicata a Giovanni Chiaramonte (1948-2023), figura centrale della fotografia italiana ed europea.
La mostra raccoglie circa 400 opere che illustrano e celebrano l’evoluzione di “uno dei più interessanti esponenti della fotografia italiana degli ultimi cinquant’anni”, come lo definisce il curatore Arturo Carlo Quintavalle.
La retrospettiva intende dare voce alla complessa esperienza artistica di Chiaramonte, trasmettendo al pubblico la sua dedizione alla conoscenza del mondo e il suo totale impegno verso chi lo abita.
Nelle sue opere, è evidente l’intento di cogliere l’ordine intrinseco delle cose e del mondo, posizionando gli elementi in prospettiva e all’interno di uno spazio misurato.
Anche i paesaggi non si sottraggono a questa esplorazione.
Ripresi con grande attenzione agli assetti geometrici, i luoghi da lui ritratti sono sempre profondamente umani.
Pregni di simboli, tradizioni e racconti: nei suoi scatti sono le persone o le loro tracce a determinare l’equilibrio della composizione.
Le sue fotografie, di qualità altissima, sono inoltre caratterizzate da un’intensità commovente: spaziando dalla dimensione figurativa a quella concettuale, la sua ricerca, intrisa di spiritualità, è tesa a penetrare nell’essenza delle cose, rivelando “la luce del divino nel mondo”.