Francesco Cavaliere, artista visivo, scultore, scrittore e musicista porta negli spazi di Barriera creature abissali che assumono il ruolo di guardiani di un mondo sconosciuto e misterioso
Barriera di Torino ospita la mostra FRANCESCO CAVALIERE. Abyss Gazer, il guardatore dell’abisso, fino al 13 dicembre
Barriera è un’istituzione no-profit fondata da un gruppo di collezionisti a Torino nel 2007.
Attraverso una serie di mostre e progetti a lungo termine, questo spazio d’arte crea opportunità di dialogo tra artisti, curatori e collezionisti e genera contaminazioni con altri ambienti culturali e prospettive disciplinari.
Dal 3 novembre 2024 Barriera presenta Abyss Gazer, il guardatore dell’abisso, mostra personale di Francesco Cavaliere, curata da Sergey Kantsedal e realizzata collaborazione con XING per la produzione del progetto Abyssal Creatures nell’ambito dell’Italian Council (2023).
Nato nel 1980 a Piombino Francesco Cavaliere, artista visivo, scrittore e musicista è cresciuto a Volterra, vive e lavora tra Berlino e Torino.
Il suo lavoro si sviluppa in un’attività polimorfa che integra scrittura, suono, voce, disegno, scultura, che mirano nell’insieme a stimolare l’immaginazione, intraprendendo lunghi viaggi attraversati da presenze effimere.
Scrive racconti sonori e composizioni musicali spesso integrati con elementi installativi e scenografici.
Negli anni ha sviluppato un vero e proprio dizionario catalogando gli esseri metamorfici che abitano un suo universo astratto e fantastico: ibridi di oggetti, animali, piante, pianeti, tracce, oggetti cosmici e fenomeni fisici e percettivi generati dal vetro, dai minerali e da voci registrate e performate con tecnologie analogiche.
Abyss Gazer, il guardatore dell’abisso riunisce per la prima volta a Torino un intero corpo di sculture in vetro soffiato che evocano animali e piante delle profondità marine.
Frutto di un processo di scrittura fantastica, queste creature abissali rappresentano la materializzazione di personaggi immaginari che assumono il ruolo di guardiani di un mondo sconosciuto e misterioso.
Installate negli spazi di Barriera come a custodirli, saranno poi attivate in una performance musicale che avrà luogo durante il finissage.
La mostra, frutto di una peculiare ibridazione nella pratica di Cavaliere, che integra linguaggi diversi quali scrittura, poesia, musica, suono e voce, spesso avvalendosi della collaborazione di musicisti, artigiani e scenografi, rappresenta una tappa significativa nel percorso dell’artista, la cui pratica sfida i confini e i generi tradizionali.