Maratti è stato un ritrattista di fama europea che ha influito nella scena capitolina dell’arte del seicento
Palazzo Barberini di Roma ospita la mostra CARLO MARATTI E IL RITRATTO. Papi e principi del Barocco romano, fino al 16 febbraio 2025
A quattrocento anni dalla nascita di Carlo Maratti (Camerano 1625 – Roma 1713) e in occasione della pubblicazione del catalogo ragionato delle sue opere, le Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma presentano CARLO MARATTI E IL RITRATTO. Papi e principi del Barocco romano, una mostra focus a cura di Simonetta Prosperi, Valenti Rodinò e Yuri Primarosa.
Dal 6 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025, la mostra porta nelle sale di Palazzo Barberini la produzione ritrattistica del Maestro marchigiano, figura centrale della pittura romana e italiana della seconda metà del Seicento.
Sebbene la fortuna del pittore sia legata soprattutto ai quadri di soggetto sacro e alle numerose decorazioni eseguite per le chiese di Roma, Maratti fu un ritrattista di fama europea che, attraverso queste prove, riuscì a sancire il primato della sua bottega e il suo ruolo di arbitro del gusto artistico sulla scena capitolina per oltre mezzo secolo.
Per efficacia realistica, minuziosità d’esecuzione, equilibrio ed espressività, calibrata interazione fra introspezione ed esibizione del ruolo pubblico, e naturalmente per qualità pittorica, le opere in mostra – alcune delle quali restaurate per l’occasione – reggono il confronto con quelle dei migliori specialisti dell’epoca.
La fama europea di Maratti ritrattista si fondava non soltanto sulla sua capacità di coniugare la definizione dei tratti fisionomici con una penetrante indagine del carattere, ma anche nel consegnare il personaggio alla posterità, rappresentandolo tra oggetti resi con grande maestria, e scelti appositamente per svelarne il rango, la professione, il gusto, le aspirazioni e i più reconditi interessi.