BPER Banca affronta il tema della valorizzazione dell’inclusività attraverso la propria corporate collection
Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia ospita la mostra PRIMA. Che io possa andare oltre, fino al 11 gennaio 2025
Palazzo Martinengo di Villagana, seicentesco palazzo di Brescia già sede storica della Banca San Paolo di Brescia e oggi sede della Direzione Territoriale Lombardia Est e Triveneto di BPER Banca, propone oltre alla collezione permanente della Banca prevalentemente di scuola emiliana, anche mostre temporanee.
Dal 18 ottobre 2024 a Palazzo Martinengo è possibile visitare la mostra collettiva PRIMA. Che io possa andare oltre, a cura di Giovanna Zabotti e con il Patrocinio del Comune di Brescia.
La mostra nasce e prende avvio per volontà de La Galleria BPER, un progetto che valorizza il patrimonio della corporate collection e approfondisce il tema del talento femminile artistico, ponendo in evidenza come determinate capacità possano concretizzarsi in percorsi professionali in grado di raggiungere successi di stampo imprenditoriale, valore fondamentale per BPER Banca.
Per l’occasione la curatela è stata affidata a Giovanna Zabotti, che ha saputo ideare un percorso espositivo in grado di unire lo spessore culturale all’aspetto valoriale che La Galleria ha voluto portare all’attenzione del pubblico con questa proposta artistica.
PRIMA. Che io possa andare oltre punta i riflettori sull’esperienza artistica di una serie di donne che hanno fatto del proprio talento una professione e aperto la strada a coloro che le hanno seguite.
La mostra include ricerche artistiche diverse per media e linguaggi, e produzioni afferenti a epoche diverse a partire dall’esempio della grande artista Elisabetta Sirani (Bologna, 1638 – Bologna, 1665) della cui maestria pittorica la collezione BPER Banca custodisce prestigiosi esempi, per poi proseguire con opere del Novecento fino ai giorni nostri.
L’esposizione si inserisce nell’insieme di attività e iniziative che La Galleria BPER Banca dedica alla valorizzazione dell’inclusività attraverso la propria corporate collection, con l’obiettivo di stimolare nel visitatore una riflessione verso le tematiche sociali più stringenti del panorama attuale.