Ai Weiwei si è imposto sulla scena internazionale come il più famoso artista cinese vivente e una delle più influenti personalità del nostro tempo
Palazzo Fava di Bologna ospita la mostra AI WEIWEI. Who am I?, lungo evento aperto al pubblico fino al 4 maggio 2025
Palazzo Fava, conosciuto anche come Palazzo Fava-Ghisilieri, è un palazzo storico di Bologna, sito in via Manzoni 2.
Dal 21 settembre 2024 Palazzo Fava presenta Ai Weiwei. Who am I? , mostra di lunga durata dedicata ad uno dei più noti e quotati artisti cinesi contemporanei.
Promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori in collaborazione con Galleria Continua, l’esposizione è curata da Arturo Galansino.
Come indica il titolo, ispirato da una conversazione dell’artista con l’intelligenza artificiale, la mostra a Palazzo Fava presenta l’artista e il suo universo creativo, in una tensione continua tra tradizione e sperimentazione, conservazione e distruzione.
Nato a Pechino nel 1957 Ai Weiwei è cresciuto in una famiglia in cui il padre Ai Qing intellettuale e uno dei maggiori poeti cinesi del Novecento, più volte candidato al Nobel, nonostante la sua amicizia con Mao, fu costretto con la famiglia ad abbandonare Pechino per un campo di rieducazione nel deserto dei Gobi durante la rivoluzione culturale.
Qui è cresciuto e ha vissuto vent’anni Ai Weiwei, che vedrà Pechino solo nel 1976 dove intraprende la carriera artistica segnando da subito il suo carattere di artista dissidente e personalità provocatoria, sempre muovendosi tra attivismo politico e ricerca artistica e diventando un simbolo della lotta per i diritti umani e per la libertà di espressione.
Dopo un soggiorno a New York dove si innamora delle opere di Marcel Duchamp e di Andy Warhol e vive le stimolanti atmosfere della grande Mela, al rientro in Cina per i suoi atteggiamenti liberi e provocatori e per il suo impegno politico e sociale, è inviso all’autorità.
Ai Weiwei è un pensiero libero, infatti, se da un lato critica il regime cinese in fatto di diritti umani, dall’altro attacca l’erosione capitalistica della millenaria cultura cinese.
Viene arrestato nel 2011 e ha il divieto di espatriare fino al 2015 quando si è trasferito in occidente, vagando tra Europa e Stati Uniti.
Ma già era riconosciuto a livello mondiale dal 2012 per una serie di mostre tra Parigi, Washington, Berlino e Londra.
Oggi Ai Weiwei è il più famoso artista cinese vivente e un punto di riferimento agli occhi degli artisti cinesi contemporanei.