Kounellis l’artista di origine greca è stato esponente di primo piano del movimento d’arte tutto italiano dell’Arte Povera
Il Museo Eremitani di Padova ospita la mostra JANNIS KOUNELLIS. La Stanza Vede. Disegni 1973-1990, fino al 17 novembre
Il Museo Eremitani è il complesso dei Musei ospitati nei chiostri dell’ex convento dei frati Eremitani che raggruppa il Museo Archeologico e il Museo d’Arte Medioevale e Moderna.
Fanno parte del complesso anche la Cappella degli Scrovegni le collezioni numismatiche del Museo Bottacin e la raccolta di arti applicate esposta a Palazzo Zuckermann al di fuori dal convento.
Dal 27 luglio 2024 il Museo propone una mostra dedicata all’artista di origine greca, ma italiano d’adozione Jannis Kounellis (Pireo 1936 – Roma 2017).
Kounellis è stato uno dei principali esponenti di quella che il critico Germano Celant ha definito Arte Povera, il cui modus operandi consisteva nel recupero e riutilizzo di materiali di scarto per creare delle installazioni, che avevano l’obiettivo di espandersi oltre i limiti fisici del quadro imbastendo un legame tra l’opera e l’ambiente intorno.
Kounellis si unì agli altri poveristi intorno al 1967, in modo piuttosto naturale in quanto il pittore, partendo dai primi esordi su tela aveva da tempo manifestato una certa crisi riguardo la pittura.
Aveva allora iniziato ad introdurre elementi simili alla performance: musica classica, animali vivi e materiali naturali come il carbone sarebbero divenuti elementi ricorrenti nelle opere sue, che restò attivo fino a pochi anni prima della sua morte avvenuta nel 2017.
Al Museo Eremitani vengono presentati un centinaio di opere su carta tra disegni, schizzi, progetti preparatori di opere, bozzetti di allestimenti, da considerarsi come parte integrante del processo creativo dell’artista.
A volte i soggetti sono ambienti e opere disegnate nel dettaglio con particolari ben riconoscibili.
In altri casi il tratteggio leggero o la linea nervosa raccontano di un immaginario fatto di paesaggi industriali attraversati da treni e ciminiere fumanti sorvolate da angeli.
Tra gli elementi ricorrenti vi è la stanza che simboleggia una componente fondamentale nel lavoro di Kounellis: lo spazio, senza il quale l’opera non può darsi e in stretta relazione al quale viene concepita.