Oltre 240 opere per raccontare una delle più importanti istituzioni culturali dell’antichità
Il Museo dell’Ara Pacis di Roma ospita la mostra TEATRO. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma, fino al 3 novembre
Fino al 3 novembre 2024 il Museo dell’Ara Pacis di Roma ospita la mostra TEATRO. Autori, attori e pubblico nell’antica Roma con ricco catalogo edito dalla prestigiosa casa editrice “L’Erma” di Bretschneider, a cura di Salvatore Monda, Orietta Rossini e Lucia Spagnuolo.
Una mostra che propone un incontro con la forza vitale degli spettacoli teatrali, la loro popolarità, le vite difficili degli attori e degli altri grandi protagonisti del mondo teatrale nell’antica Roma.
La mostra propone oltre 240 opere provenienti da 25 diversi prestatori con un percorso espositivo ricco di autentiche rarità come, ad esempio, la coppa di produzione attica proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze con una delle rarissime rappresentazioni di una falloforia, processione in onore di Dioniso, dio del teatro; un esemplare unico di antica maschera in terracotta dal Museo Archeologico Regionale ‘Paolo Orsi’ di Siracusa o il famoso “vaso di Pronomos” dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, forse il più importante tra i reperti a soggetto teatrale pervenuto.
Ancora, nella varietà dei reperti selezionati, si segnalano:
- le straordinarie maschere miniaturistiche della tragedia e commedia greca provenienti dall’isola di Lipari; statuine di attori, danzatori e giocolieri del mondo magnogreco;
- la rappresentazione della “nascita di Elena dall’uovo” su un vaso magnogreco della serie raffigurante le commedie “fliaciche”;
- una serie di miniature teatrali, molte mai esposte in precedenza, provenienti da contesti tarquiniesi;
- rispetto al settore della musica di scena rari e delicati strumenti musicali originali come tibie, resti di cetre, crotali, sistri, molti dei quali sono stati per l’occasione fedelmente riprodotti in copia in modo da consentire al visitatore di sperimentarne il suono;
- un “campionario” di modelli di maschere mai esposti a Roma provenienti dalla bottega di un artigiano di Pompei,
- i grandi affreschi parietali di un “camerino” per la compagnia teatrale provenienti dal teatro romano di Nemi;
- una serie di 12 gemme di epoca romana a soggetto teatrale; lo straordinario ritratto di Marcello
- la maschera in bronzo di Papposileno della collezione Fondazione Sorgente Group.
La mostra articolata in sette sezioni, con filo narrativo in senso cronologico, propone un viaggio attraverso i secoli, con focus sull’età augustea, che nel coinvolgimento diretto del visitatore/spettatore intende avere il proprio punto di forza.
Il racconto parte dalle radici greche, siciliane, magno greche, etrusche e italiche del teatro romano, dall’origine religiosa del ‘ludus’ e dai primi palcoscenici in legno, per arrivare allo splendore della frons scenaedei grandi teatri per decine di migliaia di spettatori, architetture che caratterizzeranno la forma urbis dell’impero.