Il Cinquecento a Ferrara: Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso
Il Cinquecento a Ferrara: con Ludovico Mazzolino, Ortolano, Garofalo e Dosso. Dettagli sulla mostra e artisti protagonisti.
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Dettagli della mostra
Curatori: Vittorio Sgarbi e Michele Danieli
Direzione: Pietro Di Natale
Inaugurazione: 12 ottobre 2024
Durata: 12 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025
Luogo: Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Organizzatori: Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara
Collaborazione: Direzione Generale Musei e Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura
Patrocinio: Ministero della Cultura
La mostra
La mostra Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso rappresenta la seconda tappa di un progetto più ampio intitolato Rinascimento a Ferrara. 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d’Este. Questo progetto esplora il tessuto culturale e artistico di Ferrara tra l’elevazione della città a ducato e il suo passaggio al controllo dello Stato Pontificio.
Proseguendo l’esposizione Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa (Palazzo dei Diamanti, 18 febbraio – 19 giugno 2023), questa nuova mostra racconta la pittura del primo Cinquecento a Ferrara, dal passaggio di consegne da Ercole I d’Este al figlio Alfonso nel 1505 fino alla morte di quest’ultimo nel 1534. Alfonso I fu un committente raffinato, capace di rinnovare sia gli spazi privati della corte che quelli pubblici della città.
La scomparsa della generazione di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti aveva lasciato Ferrara alle prese con la difficile sfida di un ricambio artistico di alto livello. Nel 1496, la decisione di ingaggiare Boccaccio Boccaccino rappresentò un passo verso un linguaggio più moderno e morbido. All’inizio del nuovo secolo, una nuova scuola artistica emerge, meno endemica e più aperta agli scambi con altri centri, con protagonisti come Ludovico Mazzolino, Giovan Battista Benvenuti detto Ortolano, Benvenuto Tisi detto Garofalo e Giovanni Luteri detto Dosso.
Protagonisti della pittura ferrarese
Tra questi, Garofalo e Dosso sono noti al pubblico e il loro percorso è stato studiato ampiamente. Tuttavia, per Mazzolino e Ortolano si tratta di un debutto assoluto, essenziale per comprendere il panorama della pittura ferrarese dei primi decenni del XVI secolo.
Artisti e opere
Ludovico Mazzolino
Ludovico Mazzolino (c. 1480 – c. 1528), formatosi sui modelli di Ercole de’ Roberti e del primo Lorenzo Costa, sviluppò uno stile anticlassico, influenzato dalla pittura e dalle incisioni tedesche di artisti come Martin Schongauer e Albrecht Dürer. Nonostante conoscesse Boccaccino, la pittura veneziana e Raffaello, la sua arte rimane caratterizzata da accenti visionari e una vitalità rumorosa. Specializzato in quadri per collezionisti privati, Mazzolino creava scene dense di personaggi dai tratti quasi grotteschi, lontani dagli ideali di grazia ed equilibrio dell’epoca.
Giovan Battista Benvenuti detto Ortolano
Giovan Battista Benvenuti detto Ortolano (c. 1480/85 – c. 1530) si distinse per il suo naturalismo sincero. Dopo un esordio influenzato da Boccaccino, Costa e Francesco Francia, si avvicinò alla cultura veneziana di Giorgione e alle novità di Raffaello. Ortolano produsse grandi pale d’altare e numerosi quadri destinati alla devozione privata, caratterizzati da un classicismo naturalizzato e una chiara ispirazione veneta.
Benvenuto Tisi detto Garofalo
Benvenuto Tisi detto Garofalo (1481 – 1559) si formò presso Domenico Panetti e Boccaccino, mostrando fin da giovane una grande intelligenza figurativa. Durante la sua carriera, Garofalo divenne il principale interprete dello stile di Raffaello a Ferrara. Le sue pale d’altare eleganti popolano le chiese della città, mentre i suoi preziosi dipinti da cavalletto sono presenti in numerose collezioni private.
Giovanni Luteri detto Dosso
Giovanni Luteri detto Dosso (c. 1486 – 1542) fu uno degli artisti di punta della corte di Ferrara. Influenzato inizialmente da Giorgione e Tiziano, sviluppò uno stile personale dopo il contatto con Michelangelo e la cultura romana. Le sue opere, caratterizzate da profondità di colore e luce veneziana, spaziano dai temi religiosi a quelli allegorici e mitologici, spesso ispirati dall’Ariosto.
Contributi e influenze
La scena artistica ferrarese del Cinquecento include anche maestri come Domenico Panetti, Boccaccio Boccaccino, Lazzaro Grimaldi, Niccolò Pisano e il Maestro dei Dodici Apostoli. Le loro opere, insieme a quelle di altri artisti presenti nel percorso espositivo (tra cui Fra’ Bartolomeo, Romanino, Amico Aspertini e Albrecht Dürer), offriranno ai visitatori un’esperienza completa e affascinante del Rinascimento ferrarese.
Grazie al contributo di questi maestri e all’estensione della mostra nelle sale della Pinacoteca Nazionale al piano nobile di Palazzo dei Diamanti, i visitatori potranno immergersi in una stagione incredibilmente ricca, dove l’antico e il moderno, il sacro e il profano, la storia e la fiaba si fondono in un mondo figurativo che può definirsi, in una parola, ferrarese.
Informazioni di contatto
Telefono: +39 0532 244949
Email: diamanti@comune.fe.it
Sito web: www.palazzodiamanti.it
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