Una straordinaria esposizione dell’artista più famoso e rappresentativo della Street Art con tre muri originali
M9/Museo del Novecento di Venezia Mestre presenta la mostra dello street artist Banksy. Painting Walls, fino al 2 giugno
M9- Museo del Novecento è un progetto della Fondazione di Venezia, istituzione di origine bancaria, che appartiene a una nuova generazione di musei.
Per la prima volta, infatti, un museo racconta in modo avvincente il Novecento.
La storia di tutti attraverso le piccole e grandi trasformazioni del secolo: dalla vita quotidiana ai grandi cambiamenti sociali, economici, ambientali e culturali.
Tecnologie avanzate e installazioni immersive sono al servizio della narrazione per far conoscere il passato, comprendere il presente e immaginare il futuro.
Ospitato nel più importante esempio di architettura contemporanea a Mestre, M9 propone anche mostre temporanee con l’obiettivo di mantenere viva la memoria e l’eredità del secolo breve per guardare con occhio diverso al nuovo millennio.
Dopo la fortunata esposizione Rivoluzione Vedova M9, oggi diretto da Serena Bertolucci, presenta dal 23 febbraio 2024 Banksy. Painting Walls, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi, a cura di Sabina de Gregori.
Banksy. Painting Walls offre ai visitatori la possibilità di addentrarsi nell’immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale.
Lo street artist che, anche negli attuali scenari di guerra, è intervenuto con i suoi messaggi artistici, mostrando ancora una volta la sua capacità di stare in mezzo al presente e confermando un percorso artistico che continua a muoversi tra temi come la situazione climatica, le disuguaglianze sociali, i migranti, i conflitti e i diritti dei popoli.
A Venezia peraltro Banksy ha lasciato in un muro di rio novo una sua testimonianza con Migrant Child, opera dal profondo significato simbolico, sul cui stato di conservazione c’è stato un grande interessamento anche governativo.
Proprio perché i muri sono i luoghi dove più intensamente si esprime l’artista britannico, fulcro dell’esposizione saranno tre suoi muri originali: tre straordinari pezzi provenienti da collezioni private, dipinti da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018, realizzati a Londra, nel Devon e nel Galles.
Protagonisti di questi tre lavori sono tre adolescenti, rappresentanti di una nuova generazione che sembra essere la più sensibile da sempre alle tematiche intorno alle quali si muovono gli interessi dell’artista inglese.
Season’s Greetings, apparso a Port Talbot, in Galles, nel dicembre 2018, è stato scelto come immagine della mostra.
Si tratta di un’ampia porzione di muro su cui Banksy ha dipinto un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo.
Fiocchi che, però, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone della spazzatura in fiamme.
Port Talbot è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la città più inquinata del Regno Unito.
In mostra, oltre ad altri due muri – Heart Boy e Robot/Computer Boy – saranno presenti alcuni pezzi unici che arricchiranno ulteriormente il percorso espositivo, nel complesso composta da circa cento opere originali.
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