I ritratti di Tullio Pericoli per il centenario della nascita di Italo Calvino
Alle Terme di Caracalla in Roma la bella mostra Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli
Un’oasi di bellezza nel cuore di Roma: le Terme di Caracalla con le sue maestose architetture sono uno degli edifici imperiali meglio conservati dell’antichità.
Le vestigia e il parco circostante trasmettono ancora oggi la magnificenza voluta dall’imperatore Marco Aurelio Antonino Bassiano, detto Caracalla.
Le Terme di Caracalla sono oggi luogo di storia e cultura con grandi eventi e mostre che le rendono uno dei siti più attraenti della città.
Fino al 14 aprile è in corso Sfida al labirinto. Calvino, le città, i ritratti di Tullio Pericoli, mostra promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, e organizzata da Electa in collaborazione con l’Archivio Tullio Pericoli.
L’esposizione, a cura di Nunzio Giustozzi e Giulio Carlo Pantalei, costituisce un percorso letterario e visivo che si inserisce nel programma ufficiale delle celebrazioni per il centenario della nascita di Italo Calvino.
La mostra è suddivisa in tre sezioni:
- il primo percorso è composto da decine di documenti fotografici e scatti d’autore, molti dei quali inediti, di alcuni dei maggiori fotografi del Novecento − tra cui Sebastião Salgado, Dominique Nabokov, Renate von Mangoldt, Sophie Bassouls, Mario Dondero, Federico Garolla − accompagnati da numerose citazioni scelte.Insieme consentiranno di attraversare per immagini e parole una mappa sentimentale delle “città visibili” in cui Italo diventò Calvino: Torino, Parigi, New York, Roma e il rifugio di Roccamare, in Toscana.
- Il secondo radunerà per la prima volta, nella suggestione di fedeli riproduzioni, tutti i disegni (e i dipinti) che Tullio Pericoli ha dedicato al visionario scrittore − amico sin dagli anni Sessanta, quando illustrò sui giornali alcune novelle cosmicomiche, con il quale condividere riflessioni sull’arte e sulla scrittura − permettendo al visitatore un ipnotico vis-à-vis con i volti di Calvino, trattati come racconti.
- la terza e ultima tappa dell’esposizione, con una serie di totem, apre una finestra sul rapporto meno noto tra Calvino, la letteratura classica e l’antichità romana.