Rosellina Burri-Bischof ha ricoperto un ruolo centrale nella storia della fotografia svizzera
Il Fotostiftung Schweiz di WINTERTUR in Svizzera presenta la mostra fotografica ROSELLINA – Leben für die Fotografie
Fino al 28 gennaio 2024 Fotostiftung Schweiz rende omaggio a Rosellina Burri-Bischof (1925-1986) con la mostra ROSELLINA. Leben für die Fotografie.
In qualità di membro fondatore della Fotostiftung Schweiz e Direttrice di Magnum Schweiz, Rosellina Burri-Bischof ha ricoperto un ruolo centrale nella storia della fotografia svizzera.
Le numerose mostre fotografiche riflettono il suo lavoro pionieristico nella comunicazione e promozione della fotografia e l’impegno di questa figura carismatica viene presentato e riconosciuto con scatti fotografici, documenti e corrispondenze del Rosellina Archiv.
La mostra è a cura di Tania Kuhn del Rosellina Archiv, Werner Bischof Estate e di Alessa Widmer, dottoranda presso l’Università di Zurigo.
Rosa Helene Mandel, detta anche “Rösli” e “Rosellina” in Italia, è cresciuta a Zurigo come figlia unica di Anna Prazak, di nazionalità ceca, e di Moses Mandel, cittadino ungherese.
I genitori socialisti e politicamente attivi plasmano la carriera della giovane donna.
Dopo la fine della guerra e il completamento del percorso formativo come maestra d’asilo, Rösli si spinge infatti oltre le mura di casa per contribuire alla ricostruzione di un’Europa distrutta e ferita.
Conosce a Milano Werner Bischof e con lui condivide la volontà di impegnarsi in cause umanitarie, oltre a una spiccata sensibilità per l’arte e la fotografia.
Si sposano nel 1949 e Rosellina segue il marito promuovendo la diffusione dei suoi lavori fotografici.
Dopo la morte del marito nel 1954 Rosellina ne conserva l’eredità mantenendo viva la sua arte fotografica con mostre e pubblicazioni.
Grazie al suo legame con il collettivo di fotografi Magnum Photos, dal 1956 al 1968 è direttrice dell’agenzia fotografica Magnum Photos Schweiz di Zurigo.
Rosellina concepisce la fotografia come un linguaggio universale e si sforza di creare uno scambio internazionale.
Nel 1963 sposa il fotografo della Magnum René Burri e porta avanti il suo impegno per la fotografia in questo sodalizio fino alla morte.