L’impatto dell’arte italiana su uno dei movimenti artistici inglesi più importanti della seconda metà dell’Ottocento
Preraffaelliti. Rinascimento moderno – Mostra Forli’
FORLI’ – Museo civico San Domenico Piazzale Guido da Montefeltro, 12
Dal 24/02 al 30/06/2024
La Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì ha ufficialmente annunciato venerdì 11 agosto 2023 la grande mostra che sarà al centro della programmazione culturale della città di Forlì e del suo territorio nel 2024.
Preraffaelliti, Rinascimento moderno che aprirà al pubblico il 24 febbraio 2024, rappresenta la 19^ edizione del ciclo di grandi esposizioni, ideate e realizzate dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì al Museo Civico San Domenico.
Nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento alcuni giovani artisti ribelli crearono, nel 1848, la Confraternita preraffaellita con lo scopo di rinnovare la pittura inglese che consideravano in declino a causa delle norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy.
John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti, fondatori della Confraternita, rifiutavano le convenzioni della grande arte italiana rinascimentale, in primis Raffaello, promuovendo un ritorno alla purezza dell’arte medievale.
I preraffaelliti attinsero dunque a un’ampia gamma di influenze ed elementi storici, seppur senza distinguerne in modo rigoroso le varie epoche.
Tale movimento tuttavia non fu solo un mero ritorno reazionario agli stili del passato, quanto piuttosto un progetto visionario che trasformò le opere di questi artisti in qualcosa di decisamente moderno.
La mostra Preraffaelliti Rinascimento moderno ricostruirà il profondo impatto dell’arte storica italiana sul movimento preraffaellita britannico tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento.
Si tratta di un tema non ancora approfondito in Italia, che verrà indagato affiancando una consistente rappresentanza di modelli italiani alle opere britanniche: una sfida che questo progetto intende vincere grazie ai generosi prestiti concessi dai musei di tutta Italia.
Inoltre, l’esposizione incuriosirà anche il pubblico anglofono mostrando, per la prima volta, opere di artisti italiani di fine Ottocento che si sono ispirati ai loro precursori britannici.
Oltre agli artisti fondatori saranno esplorati in modo approfondito altri esponenti chiave del movimento come Edward Burne-Jones, Ford Madox Brown e Frederic Leighton, mentre altri talenti saranno rappresentati da una selezione di opere che evidenzino punti di connessione specifici.
Oltre 300 opere, tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli, guideranno il visitatore in un racconto inedito sul più famoso movimento artistico britannico dell’Ottocento, curato da Francesco Parisi, Liz Prettejohn e Peter Trippi, con la direzione generale di Gianfranco Brunelli.
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