Artista ungherese naturalizzato americano László Moholy-Nagy. Luce: fotografia come mezzo d’espressione figurativa
LÁSZLÓ MOHOLY-NAGY. Light play – Tallin mostra fotografica omaggia Laszlo Moholy Nagy ungherese tra i pionieri della fotografia moderna
TALLINN (Estonia) – Fotografiska Telliskivi 60a-8
Dal 19/05 al 01/10/2023
Fotografiska è il museo contemporaneo di fotografia, arte e cultura della capitale dell’Estonia, Tallinn, una destinazione per scoprire fotografie di livello mondiale, programmazione eclettica e nuove prospettive sorprendenti.
Dal 19 maggio 2023 Fotografiska ospita la mostra fotografica LÁSZLÓ MOHOLY-NAGY . Light play.
László Moholy-Nagy (Ungheria 1895 – Chicago 1946) è stato pittore, scrittore e fotografo tra i più innovativi della prima metà del XX secolo.
Influenzato dal suprematismo e costruttivismo russo, ha legato il suo nome all’esperienza formativa della Bauhaus dove ha insegnato a Weimar e Dessau.
Oggetto della sua ricerca fu il rapporto tra spazio e materia in una soluzione dinamica, che si realizzò in sculture cinetiche, nelle quali la luce assume un ruolo essenziale; egli fu anche tra i primi a sperimentare la fotografia come mezzo d’espressione figurativa e le materie sintetiche come mezzo di espressione plastica.
Suo scopo era quello di “dipingere con la luce” e lo ha fatto per mezzo di fotogrammi, in cui gli oggetti sono “dipinti” su carta fotosensibile da una fonte di luce e proiettano ombre.
In questo modo l’artista ha creato immagini fotografiche senza macchina fotografica, esclusivamente attraverso la manipolazione di luci e ombre.
Queste nuove prospettive e tecniche di ripresa hanno trasformato la fotografia da mero mezzo documentaristico in una forma d’arte con un’estetica unica, che rappresenta nuove sensazioni visive.
La mostra di Tallinn riunisce i primi esperimenti di fotomontaggio (fotoplastica, come lo chiamava lui) di Moholy-Nagy, realizzati tra il 1922 e il 1945, fotogrammi, immagini personali scattate durante i viaggi in Europa e negli Stati Uniti, fotografie a colori della sua carriera successiva (tra cui immagini rare dell’artista stesso e fotografie inedite delle sue sculture) e due film.