L’emergere, il significato e il declino della rappresentazione del nudo umano, fortemente plasmata da Michelangelo, a confronto con l’interpretazione condivisa o rifiutata di altri artisti dal ‘500 al ‘900
Michelangelo and Beyond – Mostra Vienna
VIENNA – Albertina Albertinapl. 1
Dal 15/09/2023 al 14/01/2024
ALBERTINA, situata nel cuore storico di Vienna, unisce fascino imperiale e straordinari capolavori artistici.
L’edificio, che fu il più grande palazzo residenziale degli Asburgo è oggi museo artistico di risonanza internazionale, oltre che sede di importanti mostre temporanee, spesso finalizzate a far meglio conoscere e valorizzare la grande ricchezza delle sue collezioni.
Dal 15 settembre 2023 il Museo propone la mostra Michelangelo and Beyond, che affronta l’emergere, il significato e il declino della rappresentazione del nudo umano, che fu fortemente plasmata da Michelangelo.
Il maestro del Rinascimento Michelangelo è al centro di questa mostra, poiché è solo nella sua comprensione della nuova visione di un corpo dinamico.
Le sue opere hanno avuto un’influenza formativa sugli artisti del suo tempo, ma la sua importanza si è estesa ben oltre il suo tempo e ha influenzato gli artisti nel XX secolo.
Accanto a Michelangelo sono esposti anche Raffaello, Dürer, Rembrandt, Mengs, Rubens, Boucher, Klimt e Schiele, ognuno dei quali ha sviluppato la propria percezione del corpo, sia attraverso l’emulazione, l’evoluzione o il rifiuto assoluto dell’ideale di Michelangelo.
Presenti in mostra alcune opere chiave di Michelangelo, compresi i disegni elaborati per l’affresco incompiuto della Battaglia di Cascina, oltre a pezzi famosi come il Giovane nudo maschile seduto e disegni della Cappella Sistina.
Sono inclusi anche i nudi di Raffaello a matita rossa e le meticolose misurazioni di Dürer, che seguivano un insieme di regole diverse da quelle adottate da Michelangelo.
I corpi non filtrati e realistici di Rembrandt e la statua in bronzo dell’Ercole Farnese, che rappresenta un tipo di corpo sviluppato separatamente, sono assolutamente da vedere.
Attingendo all’idea del “lato oscuro della luna”, viene evidenziata in particolare la raffigurazione del corpo femminile nudo.
La mostra si chiude con opere di Klimt e Schiele, che segnano il declino del canone michelangiolesco.