Nipote di Filippo de Pisis, Bona de Mandiargues è stata una delle più importanti esponenti femminili del Surrealismo
BONA DE MANDIARGUES. Rifare il mondo – Mostra Nuoro
ORANI (Nuoro) – Museo Nivola Via Gonare n°2
Dal 16/09/2023 al 05/02/2024
Il Museo Nivola di Orani è dedicato all’artista Costantino Nivola (Orani 1911 -New York 1988), all’arte contemporanea, al paesaggio e alle tradizioni viventi.
Il museo, gestito dall’omonima Fondazione, è nato nel 1995, pochi anni dopo la morte di Costantino Nivola e da allora ha continuato ad espandersi.
Con le sue attività sostiene la crescita culturale ed economica del territorio locale e regionale.
La collezione permanente promuove e valorizza l’opera dell’illustre concittadino, scultore, pittore e graphic designer, figura chiave nel panorama novecentesco tra Italia e Stati Uniti, artista che ha perseguito un’idea di arte che elude i confini disciplinari incrociando l’architettura e il design, e che tende a sviluppare le potenzialità dell’individuo, il rapporto con la comunità, la sostenibilità ambientale, l’attitudine progettuale unita al valore della manualità.
Ispirandosi a questi valori il Museo organizza inoltre importanti mostre temporanee.
Dal 16 settembre presenta una grande retrospettiva dell’artista surrealista Bona de Mandiargues (Roma 1926 – Parigi 2000), a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri, Caterina Ghisu.
Nata in una famiglia che respirava arte, Bona de Pisis de Mandiargues era nipote diretta del famoso pittore Filippo de Pisis, fratello del padre e la cui influenza metafisica è evidente sulle opere del primo periodo di formazione di Bona.
Assieme allo zio si reca a Parigi nel 1947 entrando in contatto con le più importanti figure intellettuali dell’epoca, tra cui lo scrittore e poeta André Pieyre de Mandiargues che la introduce al gruppo Surrealista e sposerà nel 1950.
Da allora la produzione di Bona si caratterizza per opere che possono rientrare in quella che la critica definisce la terza stagione del Surrealismo.
Oggi è considerata una delle esponenti femminili del movimento insieme ad altre artiste come Meret Oppenheim, Leonora Carrington, Dorothea Tanning.
Dalla fine degli anni Cinquanta Bona sperimenta nuove tecniche, tra cui opere di soggetti metafisico surrealisti e crea ritratti di personaggi illustri in tessuto, i cosiddetti visage patchwork.
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