Il Museo Carmen Thyssen Málaga propone una nuova storia urbana di Barcellona attraverso tre fotografe donna degli anni Trenta e Quaranta
Memoria de las calles
MALAGA (SP) -Museo Carmen Thyssen Espacio Arte Sonado -Plaza Carmen Thyssen – C/Compañía, 10
Dal 11/07 al 24/09/2023
Dall’11 luglio 2023, presso lo spazio Arte Sonado della Fondazione Carmen Thyssen di Malaga, è allestita la mostra fotografica Memoria de las calles.
In questa mostra, tre fotografe donne percorrono le strade di Barcellona in tre momenti storici consecutivi e chiave per la storia della Spagna recente.
Margaret Michaelis (1902-1985), fotografa ebrea di origine polacca, era originaria di Berlino in fuga dal nazismo, e aveva allestito il suo studio a Barcellona tra il 1933 e il 1937.
Margaret incontra la città moderna degli anni Trenta, in piena trasformazione e crescita.
Le sue fotografie della Chinatown, nel Raval, testimoniano e denunciano, nel 1934, la situazione di un’enclave popolare e degradata dove si proiettano i sogni di rinnovamento di architetti e urbanisti.
Appena tre anni dopo, la Barcellona dell’ungherese Kati Horna (1912-2000) che, come molti altri fotografi europei, era stata attirata in Spagna dallo scoppio della guerra civile.
Kati Horna assiste alle spalle dell’avanzata della guerra civile, mentre la vita quotidiana si svolge nelle sue strade e nei suoi quartieri davanti all’obiettivo della fotografa.
Finita la guerra, in una città vuota e silenziosa, la vita riprende negli anni Quaranta, all’inizio del franchismo, e troviamo l’occhio di Montserrat Vidal-Barraquer (1902-1992) che ha vissuto le vicende del Franchismo.
Dopo la guerra, infatti, l’attività professionale delle fotografe fu temporaneamente interrotta, poiché il regime franchista impose una dura repressione delle donne, della cultura e delle arti.
Montserrat Vidal-Barraquer ha fotografato la Barcellona degli anni Quaranta, cercando nella città angoli carichi di bellezza ma mostrando anche le restrizioni imposte alle donne dal Regime.
Dall’approccio documentaristico a quello più umanistico o personale, queste fotografie rivendicano il ruolo essenziale delle donne nel ritratto visivo della città e con loro, pioniere in un ambiente che non favorisce le arti femminili, mostrano anche la rilevanza del moderno sguardo fotografico come testimonianza storica ed esperienziale.