In mostra la carica espressionista di Roberto Coda Zabetta
ROBERTO CODA ZABETTA E il giardino creò l’uomo – Mostra Valdilana
VALDILANA (Biella) – Casa Zegna Via marconi,23 TRIVERO
Dal 20/05 al 12/11/2023
Parte di Fondazione Zegna dal 2007, Casa Zegna è un archivio storico e un centro culturale a Trivero Valdilana, in provincia di Biella.
All’interno del lanificio Zegna, in un edificio degli anni ‘30 che un tempo era la casa della famiglia, è nato uno spazio espositivo dove si fondono tradizione e trasformazione.
Qui fino al 12 novembre 2023 è aperta la mostra ROBERTO CODA ZABETTA. E il giardino creò l’uomo.
Il titolo della mostra prende ispirazione dal libro E il giardino creò l’uomo di Jorn de Precy (1912), filosofo e giardiniere appassionato vissuto tra Otto e Novecento.
Nel suo libro de Precy sostiene che l’uomo per essere giardiniere e creare un vero giardino debba ascoltare la natura e il genius loci.
L’uomo non deve mai ostacolare le forze che operano in natura, bensì lavorare con esse.
Precy mette in evidenza come da millenni l’uomo abbia modellato la natura per creare il proprio habitat, costruendo, ricostruendo e manipolando la Terra dimenticandone gli equilibri e le esigenze.
Roberto Coda Zabetta presenta presso Casa Zegna un grande dittico monumentale che attraversa lo spazio, creando una sorta di “giardino selvatico”: nelle opere di Coda Zabetta la natura è evocata tramite l’uso di un’esplosiva carica cromatica e di materia densa che si accumula sulla tela.
Infatti, arte e natura si incontrano nella serie di opere Frana e Fango di Roberto Coda Zabetta.
Un’esposizione che racconta della fragilità dell’uomo e dell’ecosistema che abitiamo, ma che non tuteliamo, la forza degli eventi incontrollabili che si manifestano sulla Terra e la capacità della natura di rinascere e fiorire in cicli che esulano dalla volontà umana.
Roberto Coda Zabetta (Biella 1975) aveva vent’anni quando nel 1995, un anno prima di entrare all’Accademia di Brera, conosce l’artista Aldo Mondino, di cui dal 1996 al 2000 è assistente di studio.
Nel 1998 Roberto Coda Zabetta decide di partire per il Marocco ove inizia a dipingere i volti.
In seguito, vive lunghi periodi a New York e poi a Berlino e il suo lavoro si concentra sempre di più sul carattere e sull’azione.
Del 2000 è il suo primo catalogo (IDENTITA ANONIME) dedicato ai bambini morti nel genocidio in Ruanda.
Nello stesso anno apre il suo studio a Milano e inizia una serie di lavori per lui molto importanti che portano a definizioni fra le più complesse e contraddittorie sul suo lavoro: chi vede il dolore, la rabbia, la paura, il disagio o chi ancora la provocazione, il sogno, l’inconscio.
La sua mania di ricerca dell’embrione e la sua voglia continua a viaggiare lo portano in molti luoghi diversi, fra cui l’Africa, l’India, il Nord Europa e gli Stati Uniti.
Attualmente vive e lavora a Milano e Londra.
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