Usa le immagini fotografiche con tecniche molto personali l’artista francese Jean-Vincent Simonet
JEAN-VINCENT SIMONET. The Keys to the Factory/Le chiavi della fabbrica – Mostra Amsterdam
AMSTERDAM – GALLERIA RAVESTIJN Westerdok 824 . NL-1013 BVAmsterdam
Dal 07/06 al 29/07/202
La Ravestijn Gallery ha inaugurato il 7 giugno 2023 The Keys to the Factory: una mostra personale che unisce opere di tre progetti sovrapposti dell’artista visivo francese Jean-Vincent Simonet.
Ciascun progetto prende spunto dalla storia personale dell’artista.
La sua famiglia possiede una tipografia vicino a Lione, tramandata di generazione in generazione.
Nel corso di un’infanzia trascorsa in loco, Simonet si è abituato alla coreografia familiare della produzione fluttuante della fabbrica, utilizzata principalmente per la produzione di “materiali poveri”, come volantini commerciali o etichette di prodotti.
In una giovinezza intrisa di stampati Simonet non ha potuto fare a meno di assorbire le influenze dei vari codici grafici e visivi della fabbrica.
Per le sue iniziative creative più recenti, Simonet torna alla fabbrica di notte o durante i periodi di vacanza, affinando dettagli trascurati, osservando i cambiamenti avvenuti nel tempo e reimmaginando il sito come un laboratorio artistico sperimentale.
Con la fabbrica sia come soggetto che come palcoscenico per le esplorazioni artistiche di Simonet, il suo lavoro segna un tentativo di rinegoziare il suo complesso rapporto con l’azienda di famiglia.
Rispecchiando la scala mobile delle tipografie di immagini che emergono dalle linee di produzione, i progetti che Simonet sviluppa qui si ingrandiscono e si allargano; riflettendo l’esperienza di essere all’interno della fabbrica, i suoi risultati evocano occasionalmente i fumi inebrianti dell’inchiostro e dell’industria.
The Keys to the Factory riflette l’irrequietezza del sito che esamina, stabilendo uno spazio di costante trasformazione piuttosto che solo una raccolta stabile di parole finite.
In una mostra che evoca il dinamismo disordinato di uno studio-luogo di produzione, i Mechanical Paintings di Simonet sono tutt’altro che fissi.
Stampate su bobine di plastica che si trovano comunemente nella stampa offset, quindi ulteriormente alterate attraverso rivestimento, spazzamento, asciugatura e lavaggio, queste immagini si trasformano nel corso del tempo, i loro colori liquidi sanguinano su superfici provocatorie e non assorbenti.
Mentre i Mechanical Paintings di Simonet sono prepotentemente astratti, le opere della serie Heirloomshanno finalità documentarie, con una caratteristica svolta visiva.
Concentrandosi sui dettagli materici e architettonici della fabbrica, gli armadi di stoccaggio, i cestini della carta straccia, le scatole degli stampati, le scrivanie dove si fanno le scelte progettuali, eludono le rappresentazioni della forza lavoro, offrendo una visione alternativa della funzione convenzionale dell’azienda.
Stampate su plastica, Simonet altera le immagini risultanti con la punta delle dita, alle prese fisicamente con il proprio rapporto con il sito, dai suoi sistemi di valore economico ai fardelli del suo significato familiare.
Attraverso i suoi interventi, ogni pezzo è reso unico – una controproposta all’uniformità della linea di produzione commerciale e all’apparente riproducibilità della fotografia.