Le tappe più rappresentative del percorso creativo di Bottarelli in mostra a Bologna
Maurizio Bottarelli. Disperdere il limite – Mostra Bologna
BOLOGNA – Cubo Unipol Spazio Arte in Porta Europa e Cubo in Torre Unipol Piazza Vierira de Mello,3 e Via larga 8
Dal 13/06 al 29/09/2023
CUBO è il museo d’impresa del Gruppo Unipol, realizzato nel 2013 per condividere esperienze attraverso il linguaggio della cultura.
CUBO vuol raccontare l’identità, il patrimonio culturale e la storia di Unipol ma anche, più in generale, il ruolo sociale dell’assicurazione con il linguaggio della cultura e dell’arte, ponendo sempre la persona al centro.
Lo fa parlando agli adulti così come alle nuove generazioni, promuovendo l’innovazione tramite iniziative educative ed esperienze che mostrano l’impatto della tecnologia su temi importanti per il Gruppo.
CUBO nasce a Bologna all’interno della piazza sopraelevata della sede bolognese di Porta Europa con uno spazio espositivo, spazi per eventi e incontri, oltre a giardini per eventi all’aperto.
Dal 13 giugno CUBO ospita la personale di Maurizio Bottarelli, dal titolo Disperdere il limite e presenta un corpus di dipinti donati dall’artista emiliano al Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.
Le opere riassumono le tappe più rappresentative del percorso creativo di Bottarelli e danno la possibilità di evidenziare le relazioni di volta in volta stabilite dall’artista con le evoluzioni dell’arte cittadina, nazionale e internazionale.
Tutta la produzione di Bottarelli scaturisce da una profonda riflessione sulla criticità della condizione umana, con implicazioni esistenziali avvertite come tramiti della coscienza di vivere, radice di una identità di difficile definizione.
La testa, il nudo e il paesaggio si costituiscono all’interno del suo percorso come i temi più indicati per sviluppare questa riflessione ma il fattore più originale sta nelle interconnessioni, nei rapporti di reciprocità che l’artista riesce a stabilire tra questi temi, tanto da renderli coerentemente intercambiabili.
Sono temi mediante i quali lo stesso Bottarelli esplora le possibilità generative della materia.
Il percorso si sviluppa cronologicamente partendo da Porta Europa dove vengono esposte opere a soggetto testa e nudo e prosegue in Torre Unipol che analizza la fase più matura della ricerca dell’artista sul motivo del paesaggio, inteso non come rappresentazione di uno scenario naturale, quanto come esplorazione del soggetto umano.
Qui si assiste a un ritorno al paesaggio inteso sempre come metafora esistenziale e alla riapertura di uno spazio romantico, nel quale si avverte uno sguardo a William Turner e al naturalismo di Gustave Courbet, volto a riaffermare la drammaticità della condizione soggettiva di fronte alle forze della natura.
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