Michele Tocca pone nella sua pittura degli ostacoli che spingono lo sguardo in profondità verso il fulcro visivo del dipinto stesso
MICHELE TOCCA. Repoussoir – Mostra Torino
TORINO – GAM/Galleria d’arte Moderna e C. Via Magenta 31
Dal 22/06 al 05/11/2023
Il 23 giugno 2023 si apre alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea/GAM di Torino la mostra Michele Tocca. Repoussoir, progetto vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La mostra, curata da Elena Volpato, nasce dalla volontà della GAM di Torino di acquisire un gruppo di opere di Michele Tocca (Subiaco, 1983), un pittore capace di porsi all’osservazione del mondo con l’immediatezza di una interiore first-timeness:.
In Tocca si incontra infatti il candore di uno sguardo che sa vedere tutto come fosse la prima volta, eppure coltiva una profonda conoscenza dei meccanismi della visione, delle strutture di pensiero e delle eredità che l’arte ci tramanda.
Questa sua capacità di essere interamente nell’istante presente, di sentire il motivo all’impronta e, al contempo, di vedersi vedere, di sorvegliare ogni sua decisione, di “dimenticare a memoria” nei propri atti le matrici pittoriche che appartengono ai secoli passati, ha portato a immaginare un’esposizione che potesse tenere insieme queste due tensioni fatte di schiettezza attuale e conoscenza della storia.
L’allestimento prevede un confronto tra opere di artisti presenti nella collezione ottocentesca della GAM, studi pittorici di piccole dimensioni, realizzati direttamente sulla natura da artisti come Antonio Fontanesi, Massimo d’Azeglio e Giovanni Battista De Gubernatis e le opere di Michele Tocca.
Un confronto tra pittura ottocentesca e pittura contemporanea che evidenzia il coesistere in Tocca di una dimensione legata all’immediatezza della visione presente e di un profondo rapporto con la memoria del passato.
Questo contrasto che serve per enfatizzare momenti, oggetti, cose o paesaggi attraverso il confronto gli uni con gli altri, che dà il titolo alla mostra Repoussoir, è presente in maniera evidente in Tocca.
L’intera pittura di Tocca può essere letta attraverso il meccanismo visivo del repoussoir.
Tutto ciò che è apparentemente marginale, tutto quanto si distingue da ciò che ci aspettiamo di trovare al centro dell’attenzione acquista, infatti, nelle sue opere pieno rilievo e nuovo significato.
La serie delle sue Giacche da pioggia del pittore, ad esempio, poste ad asciugare dopo una giornata di pittura all’aperto, rappresentano niente più che semplici accessori, eppure sono autoritratti, dipinti dagli elementi atmosferici, dalle gocce di pioggia, non meno che dalle inevitabili macchioline di colore ad olio cadute durante il lavoro.
Hanno la forza degli autoritratti e lo sono, in egual misura, del pittore che li indossa e del paesaggio che li imbeve.
Michele Tocca ritraendo di spalle la propria giacca da lavoro fa di se stesso un repoussoir, un dispositivo della visione pittorica, e della sua opera una riflessione sull’ “attualità” fisica e metaforica tra la pittura e i fenomeni.
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