Mario Cresci è tra i primi autori della sua generazione ad applicare la cultura del progetto alla fotografia coniugandola alla sperimentazione sui linguaggi visivi
MON CHER ABBÉ BIONAZ! MARIO CRESCI PER LA VALLE D’AOSTA – Mostra Chatillon
Châtillon (Valle d’Aosta) – Castello Gamba Località Crêt-de-Breil
Dal 01/04 al 18/06/2023
Il Castello Gamba inaugura la stagione espositiva 2023 con una mostra fotografica curata da Luca Fiore e prodotta da Le Macchine Effimere dal titolo MON CHER ABBÉ BIONAZ! MARIO CRESCI PER LA VALLE D’AOSTA.
La mostra propone gli scatti che Mario Cresci, uno dei maestri della fotografia italiana, ha realizzato nel 1990 sul mondo rurale valdostano, oggi conservati al Castello Gamba.
Nato a Chiavari nel 1942 Mario Cresci è tra i primi autori della sua generazione ad applicare la cultura del progetto alla fotografia coniugandola alla sperimentazione sui linguaggi visivi.
La sua complessa opera affonda le proprie radici in studi multidisciplinari a partire dal 1964, anno in cui inizia a frequentare il Corso Superiore di Disegno Industriale a Venezia.
Nel 1968 si trasferisce a Roma dove entra in contatto con Pascali, Mattiacci e Kounellis, Boetti e gli artisti dell’Arte Povera.
A partire dagli anni Settanta ibrida lo studio del linguaggio fotografico e la cultura del progetto con l’interesse per l’antropologia culturale.
Prende parte a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1970, 1978, 1993, 1995) e dal 1974, alcune sue fotografie, insieme a quelle di Luigi Ghirri, fanno parte della collezione del MoMA di New York.
Al Castello Gamba oltre alle foto conservate al castello vengono proposte anche due nuove serie di foto realizzate dall’artista per l’occasione: una dedicata agli scatti di inizio ‘900 di Émile Bionaz, il sacerdote-fotografo di Saint-Nicolas, e l’altra che si ispira gli oggetti esposti al Museo dell’artigianato valdostano di Fénis.
Un viaggio nel tempo: un omaggio al territorio, alla storia e alla cultura valdostana
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