Una rosa rossa dai petali resistenti e dal gambo fragile è l’occasione per una rappresentazione delle luci e ombre della società e della cultura americane attraverso l’arte
AMERICAN BEAUTY – Mostra Padova
PADOVA – Centro Culturale Altinate/San Gaetano Via Altinate,71
Dal 13/09/ al 21/04/2023
In centro a Padova, nell’edificio ristrutturato che fu prima convento poi Tribunale è nato dal 2008 il Centro Culturale Altinate/San Gaetano, luogo di riferimento della città per mostre, dibattiti, festival, rassegne, corsi, conferenze ed eventi di spicco.
Dal 13 settembre negli spazi dedicati a mostre temporanee il Centro presenta la mostra AMERICAN BEAUTY, organizzata da ARTIKA di Daniel Buso ed Elena Zannoni in collaborazione con Città di Padova e Kr8te.
AMERICAN BEAUTY è una rosa rossa creata in Francia ma diffusissima negli Stati Uniti tanto da diventare fiore simbolo della capitale Washington.
E’ una rosa che per le sue caratteristiche è diventata in qualche modo metafora della società statunitense e delle sue contraddizioni. È, infatti, una rosa dai petali molto resistenti che resistono molto prima di appassire ma con il gambo molto fragile che marcisce rapidamente.
La mostra al Centro culturale Altinate San Gaetano presenta una selezione di 130 opere di 120 artisti, non tutti americani, che raccontano luci e ombre della nazione che più di ogni altra ha caratterizzato l’ultimo secolo a livello globale, gli Stati Uniti, appunto.
E’ una mostra multidisciplinare che con i diversi media in cui si esprime oggi l’arte offre al visitatore uno stimolo a riflettere sulla società occidentale, attraverso una lettura delle oscillazioni, tra ottimismo e decadenza, della società statunitense.
Si parte con la FOTOGRAFIA e con i maestri assoluti come Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Diane Arbus ed Elliott Erwitt, Steve McCurry, Vanessa Beecroft e Annie Leibovitz.
Si passa quindi alla PITTURA a partire dai maestri della Pop Art, James Rosenquist, Robert Indiana e Andy Warhol per arrivare alla Street Art con iconiche opere di Keith Haring, Mr. Brainwash, Obey e Banksy.
La mostra è organizzata attorno ad alcuni temi centrali attraverso i quali il curatore Daniel Buso accompagna il visitatore ad affrontare una analisi della cultura e della società americane.
L’inizio del percorso espositivo è dedicato al patriottismo, la bandiera americana è il simbolo per eccellenza chiamato a rappresentare l’attaccamento nazionalistico tipicamente americano.
Ad accogliere il visitatore è quindi l’immagine che forse più di ogni altra esprime lo spirito americano cioè il momento in cui un gruppo di marines alza la bandiera a Iwo Jima, nella fotografia di Joe Rosenthal che esaltava la vittoria americana di Iwo Jima sul Giappone nel 1945 e che fruttò al suo autore il prestigioso Premio Pulizer.
Una festa di colori e immagini in bianco e nero scattate da grandi fotografi internazionali, tutti impegnati a immortalare le centinaia di manifestazioni pubbliche o private di patriottismo statunitense.
La mostra continua cercando di tratteggiare i complicati rapporti internazionali intessuti negli ultimi cento anni dagli Stati Uniti.
Partendo dalla partecipazione alla Seconda guerra mondiale, fino alle più recenti esperienze in Afghanistan e Iran.
Un altro focus della mostra analizza gli Stati Uniti e i conflitti interni, quelli che si consumano non soltanto a migliaia di chilometri di distanza ma anche tra le mura domestiche.
Molti artisti, fra cui Banksy e Paul Insect immortalano un’America in subbuglio, scossa da guerriglie urbane e dall’utilizzo indiscriminato delle armi da fuoco; mentre Steve McCurry racconta la giornata più tragica per gli americani: l’11 settembre 2001.
Non poteva naturalmente mancare la tematica più attuale nel dibattito sociale (interno ed esterno agli Stati Uniti), ovvero il Black Lives Matter.
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