Lo scultore bolognese Davide Rivalta gioca sulla casualità dell’incontro tra esseri umani e animali, evocando un paesaggio lontano e selvaggio, in contrasto con la quotidianità del vissuto
Davide Rivalta. Sogni di gloria – Mostra Brescia
BRESCIA –Castello Via Castello, 9
Dal 26/05/2023 al 07/01/2024
Intensa è l’attività espositiva a Brescia nel 2023, anno in cui la città assieme a Bergamo si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura.
In contemporanea, infatti, con la mostra di Fabrizio Plessi (Plessi sposa Brixia) in programma al Museo di Santa Giulia, il Castello presenta la mostra Davide Rivalta. Sogni di gloria.
Sarà una mostra a cielo aperto che propone una passeggiata tra le sculture animalier di Davide Rivalta all’interno delle aree verdi del Falcone d’Italia.
Lo scultore bolognese gioca sulla casualità dell’incontro tra esseri umani e animali, evocando un paesaggio lontano e selvaggio, in contrasto con la quotidianità del vissuto.
Sarà così richiamato anche il ricordo del Giardino Zoologico, attivo a ridosso dell’area fortificata tra il 1912 e il 1988.
L’esposizione sarà un’occasione unica per ammirare sculture inedite, realizzate appositamente per il Castello di Brescia.
Davide Rivalta (Bologna, 1974) è un artista di caratura internazionale, le cui opere sono ospitate in musei di tutto il mondo ed esposte permanentemente in molti spazi pubblici italiani ed europei.
La sua opera si compone di tre elementi principali: i materiali, gli animali e i luoghi.
Il materiale solitamente utilizzato dall’artista è il bronzo, che conferisce un colore peculiare alle sculture.
Le opere rappresentano corpi di animali veri, che Rivalta ha incontrato in cattività, dunque sradicati dal loro ambiente naturale.
Lo spazio entro cui sono posizionati, invece, è solitamente un paesaggio plasmato dall’uomo, che vuole restituire libertà e dignità agli animali.
La mostra al Castello di Brescia si presenta come un ponte tra l’inizio della carriera di Rivalta e il suo attuale successo internazionale.
I gorilla, la prima serie di animali realizzata dallo scultore, assurgono a simbolo del suo esordio.
Rimodellati dopo vent’anni, i nuovi gorilla del Castello – insieme a oranghi, scimpanzé e babbuini – chiudono il cerchio della sua evoluzione artistica.
Il Castello, in questo modo, diventa la fortezza delle grandi scimmie antropomorfe.
Ogni famiglia occuperà una specifica zona del parco e accompagnerà lo spettatore in un percorso di esplorazione del Castello stesso.