Un percorso inedito per M9- Museo del ‘900, che sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia
RIVOLUZIONE VEDOVA – Mostra Mestre
MESTRE VENEZIA – M9 Museo del ‘900 Via Pascoli, 11
Dal 05/05 al 26/11/2023
M9/ Museo del ‘900 appartiene a una nuova generazione di musei.
Per la prima volta un museo racconta in modo avvincente il Novecento.
La storia di tutti attraverso le piccole e grandi trasformazioni del secolo: dalla vita quotidiana ai grandi cambiamenti sociali, economici, ambientali e culturali.
Un’esposizione permanente ove tecnologie avanzate e installazioni immersive sono al servizio della narrazione per far conoscere il passato, comprendere il presente e immaginare il futuro.
Ma anche esposizioni temporanee e, dal 5 maggio 2023, M9 presenta Rivoluzione Vedova, esposizione che apre un percorso inedito per M9 che, per la prima volta dalla sua inaugurazione, sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia.
L’iniziativa avvia un ciclo di mostre biennali, dedicate a protagonisti della storia dell’arte dall’alto impegno civile che, al contempo, hanno rivoluzionato le arti cambiando regole e canoni con contributi originali e innovativi, come Emilio Vedova, la cui opera è interprete e testimone di una costante attualità.
Saranno esposti, tra gli altri, alcuni fondamentali lavori del pittore veneziano connotati proprio dal forte legame con i drammatici eventi del suo tempo, come Diario partigiano, Diario di Corea, Praga 1968, Chi brucia un libro brucia un uomo, oltre al grande ciclo …in continuum, compenetrazioni/traslati ’87/’88 e i sette plurimi dell’Absurdes Berliner Tagebuch ’64.
Nato a Venezia nel 1919 da una famiglia di artigiani-operai, Emilio Vedova inizia a lavorare intensamente da autodidatta fin dagli anni Trenta.
Nel 1942 aderisce al gruppo di Corrente, movimento che univa artisti che si batterono per la libertà dell’arte contro la dittatura culturale, criticando con più forza Novecento, per l’appoggio dato al Fascismo.
Antifascista, partecipa tra il 1944 e il 1945 alla Resistenza e nel 1946, a Milano, è tra i firmatari del manifesto “Oltre Guernica”.
Nello stesso anno, a Venezia, è tra i fondatori della Nuova Secessione Italiana poi Fronte Nuovo delle Arti.
Nel 1948 partecipa alla sua prima Biennale di Venezia, manifestazione che lo vedrà spesso protagonista: nel 1952 gli viene dedicata una sala personale, nel 1960 riceve il Gran Premio per la pittura, nel 1997 riceve il Leone d’Oro alla carriera.
Nel 1961 realizza al Teatro La Fenice le scenografie e i costumi per Intolleranza ’60 di Luigi Nono, con il quale collaborerà anche nel 1984 al Prometeo.
Animato da una costante volontà di ricerca e forza innovatrice, Vedova ha svolto anche un’intensa attività didattica nelle Università americane e poi alla Sommerakademie di Salisburgo e all’Accademia di Venezia.
Rivoluzione Vedova presenta le vicende del Novecento da un’ottica diversa rispetto alla presentazione documentaristica del Museo, in quanto capace di interpretare i fatti attraverso la costante azione di critica sociale e civile espressa nella libertà della ricerca artistica.
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