Giuseppe Cominetti un artista che attorno al suo atelier ha raccolto artisti e letterati oscillando tra il divisionismo della prima formazione e il futurismo della sua maturità
GIUSEPPE COMINETTI Divisionismo e Futurismo tra Genova e Parigi – Mostra Cominetti Genova
GENOVA – Palazzo Ducale/Loggia degli abati Piazza Matteotti 9
Dal 24/03 al 04/06/2023
Per rendere omaggio al maestro Giuseppe Cominetti in occasione del 120° anniversario del suo esordio alla Società Promotrice delle Belle Arti di Genova nel 1903, la città ospita la mostra GIUSEPPE COMINETTI. Divisionismo e Futurismo tra Genova e Parigi, a cura di Matteo Fochessati e Daniela Magnetti.
Originario di un paesino della provincia di Vercelli, Giuseppe Cominetti (1882-1930) fu, oltre che pittore, anche scenografo, incisore, scultore e fine cesellatore, passando da divisionista a futurista, con un periodo simbolista.
Dopo essersi formato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Cominetti si trasferisce a Genova nel 1902 e crea con il fratello un Atelier che non è solo una bottega d’artista ma diventa presto anche un salotto culturale, straordinario luogo di incontri e dibattiti per letterati ed artisti.
Da Genova egli guarda con interesse specialmente alla pittura di Plinio Nomellini e dei maestri divisionisti, da cui ricaverà la propria identità stilistica fondamentale.
Si trasferisce quindi a Parigi con il fratello e frequentano intensamente il contesto culturale cittadino vivendo in perfetto stile bohemien.
A Parigi Giuseppe assiste con interesse alla nascita del Futurismo, dopo la pubblicazione nel 1909 del celebre Manifesto sulle pagine di Le Figaro.
Egli ne condivide le idee anche se non compare tra i firmatari del Manifesto tecnico della pittura futurista del 1910.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale Giuseppe si arruola volontario in cavalleria e viene inviato prima sul fronte francese e poi sul Grappa, dove gli viene ufficialmente affidato l’incarico di inviato disegnatore.
Da questa esperienza nasce progressivamente lo straordinario corpus dei disegni di guerra, che coprono tutto il periodo bellico sino al 1918.
Rientrato a Genova alla fine del conflitto, aderisce al “Gruppo futurista genovese” e prosegue un’intensa attività sia artistica che letteraria.
Oltre al disegno e alla pittura si dedica alla decorazione di ceramiche e al teatro, specialmente creando scenografie, arredi e costumi, con intensa e varia attività espositiva fino alla morte nel 1930.
La mostra è prodotta da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Direzione Artistica Banca Patrimoni Sella & C. con il contributo scientifico di Associazione Archivio Giuseppe Cominetti.
L’iniziativa si inserisce all’interno di una più ampia rassegna dedicata al maestro, che vede coinvolte importanti istituzioni cittadine quali Wolfsoniana, l’Accademia Lingustica e Palazzo Lomellino.
In ciascuna sede verrà trattata una tematica specifica al fine di restituire al pubblico un’immagine completa della produzione artistica di Cominetti.
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