La più grande mostra per le celebrazioni del quinto centenario della morte di Perugino.
Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo – Mostra Perugino Perugia
PERUGIA – Galleria Nazionale dell’Umbria Corso Vannucchi, 19
Dal 04/03 al 11/06/2023
Nato a Città di Pieve nel 1446 Pietro di Cristoforo Vannucci, meglio noto come Perugino, è morto a Fontignano nel 1523 e quest’anno ricorre il quinto centenario della sua morte.
Perugino è stato il maestro di Raffaello e certamente il più importante pittore negli ultimi due decenni del Quattrocento.
Dal 4 marzo all’11 giugno 2023 la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia lo celebra con una grande mostra dal titolo “Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo”, che restituirà all’artista il ruolo che il pubblico e la sua epoca gli avevano assegnato, presentando i suoi maggiori capolavori, tutti antecedenti al 1504, nel momento in cui si trovava all’apice della sua straordinaria carriera.
L’esposizione, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo perugino, sarà l’evento di punta delle celebrazioni del centenario, coordinate da un Comitato Nazionale, istituito dal Ministero della Cultura e presieduto da Ilaria Borletti Buitoni.
Per la sua realizzazione sono stati coinvolti alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali, come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la National Gallery di Washington, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi e la Gemäldegalerie di Berlino, in una vera e propria partnership scientifica.
Oltre settanta opere, tutte antecedenti al 1504, anno nel quale egli lavorava a tre commissioni che segnano il punto più alto della sua carriera: la Crocifissione della Cappella Chigi in Sant’Agostino a Siena, la Lotta fra Amore e Castità già a Mantova, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi nel Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia).
Centrale nel percorso espositivo sarà certamente l’opera forse più nota di Perugino, quello Sposalizio della Vergine che fu ripreso in una scena analoga anche da Raffaello, poche volte uscito dal Museo di Caen.
L’esposizione rifletterà sul ruolo che il Vannucci ha effettivamente svolto nel panorama artistico contemporaneo nel rapporto che lo ha legato ai protagonisti di quell’epoca, seguendo geograficamente gli spostamenti del pittore o delle sue opere attraverso l’Italia.
È sorprendente, infatti, come Perugino abbia lasciato tracce profonde del suo magistero in tutte le località della penisola toccate dalla sua attività, da nord a sud, a iniziare ovviamente dall’Umbria e dalla Toscana, teatri per eccellenza del suo lavoro, nonché sedi delle sue botteghe di Perugia e Firenze.
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