Tra gli oggetti antichi del Museo Archeologico di Melfi, sono messi a confronto padre e figlio, il primo pittore, il secondo fotografo, uniti da una comune attenzione al trasformarsi della natura e delle cose.
Vincenzo e Francesco Radino: DIALOGO FAMILIARE
La mostra Vincenzo e Francesco Radino, Dialogo familiare ospitata nelle sale del Museo archeologico nazionale di Melfi, all’interno di uno dei più importanti castelli medievali d’Italia, presenta per la prima volta riunite insieme l’opera pittorica di Vincenzo Radino e l’opera fotografica di Francesco Radino, suo figlio.
In realtà quella di Francesco Radino è una famiglia di artisti:
- pittore appassionato e sapiente, il padre Vincenzo, finora rimasto quasi sconosciuto, nonostante la sua infaticabile e feconda attività creativa, durata una vita intera.
- uno dei più noti e stimati fotografi italiani contemporanei, Francesco
- pittrice la moglie di Vincenzo Olga Milani, a sua volta figlia del fotografo Francesco Milani.
La mostra di Melfi intende mettere a confronto padre e figlio, in particolare, individuando motivi comuni e punti di contatto, proprio in Basilicata, terra nella quale affondano le radici dei Radino, originari di Rapolla.
E proprio per far comprendere meglio il “dialogo familiare”, che racchiude il senso del progetto, la mostra presenta anche alcuni lavori di Olga Milani, e un piccolo nucleo di fotografie di suo padre Francesco Milani.
Il percorso espositivo crea quindi una narrazione che intreccia arte e affetti, una sorta di “album di famiglia” che testimonia la presenza determinante sia della pratica pittorica sia di quella fotografica all’interno della famiglia Radino-Milani.
La mostra non intende creare un confronto tra pittura e fotografia ma mettere in luce alcuni momenti di vicinanza tra Vincenzo e Francesco Radino e sottolineare una sensibilità comune verso alcuni temi.
Entrambi hanno sempre sentito un forte legame con la terra e hanno sempre amato e ammirato la natura (molto significativi gli studi sugli alberi realizzati sia dall’uno sia dall’altro).
Inoltre, utilizzando i loro diversi mezzi espressivi hanno insistito nell’osservazione delle forme e delle materie delle cose che compongono il mondo mirata a cercare di penetrarne la complessità e i significati.