“Verso Monet” in Basilica Palladiana a Vicenza

“Verso Monet” accolta con entusiasmo a Vicenza.

Sarà in Basilica Palladiana dal 22 febbraio.

Primo giorno apertura fino all’una della notte.

In attesa della grande notte di Tutankhamen e Van Gogh

Fino al 9 febbraio “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento” è stata protagonista della stagione nel suo allestimento alla Gran Guardia di Verona. Per due mesi è risultata infatti la mostra più visitata in Italia, con oltre 200.000 presenze in poco più di cento giorni.

A partire dal 22 febbraio, e sino al 4 maggio, le meraviglie già esposte a Verona si trasferiscono a Vicenza, in quel luogo magnifico che è la Basilica Palladiana. Sarà la suggestione dello spazio, sarà il piacere di una visita a una città, Vicenza, che in molti hanno scoperto in occasione della precedente mostra sulla storia del ritratto, ma il bis vicentino di “Verso Monet” si prefigura come un ulteriore, probabile successo. Lo conferma il numero straordinario di prenotazioni (che già sfiorano le 70 mila) e il clima di attesa che mobilita, intorno alla mostra, la città e il territorio.

A Vicenza la mostra stessa è promossa dal Comune, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona e da Linea d’ombra. Main sponsor è UniCredit, mentre Segafredo Zanetti è special sponsor. 

Per cominciare nel segno della gioia questo secondo appuntamento in Basilica Palladiana, dopo il grande riscontro dell’esposizione del 2012 “Raffaello verso Picasso”, gli organizzatori hanno pensato, per sabato 22 febbraio, primo giorno di mostra, a un’apertura prolungata fino all’una della notte, con chiusura della biglietteria a mezzanotte.

Molti sono i segni che Linea d’ombra e il Comune di Vicenza vogliono riservare ai visitatori in quella giornata. A partire dalle ore 19, e fino alle 24, il biglietto sarà ridotto per tutti a 10 euro, mentre verranno ovviamente mantenute le riduzioni per chi ne avesse diritto. 

Dalle 19.30 a mezzanotte, verranno offerti piatti caldi e bevande a tutte le persone in attesa di entrare in mostra, grazie alla collaborazione del Consorzio “Vicenza è”. 

Per tutti coloro poi che si troveranno all’interno della Basilica Palladiana, avendo già visitato l’esposizione o dovendola ancora visitare, un eccezionale appuntamento con il curatore della mostra, Marco Goldin, che ne racconterà temi e motivi nella sala all’ultimo piano, con affaccio sulla bellissima ed esclusiva terrazza della struttura palladiana. Le conferenze si svolgeranno alle ore 20.30 nel primo turno e alle ore 22 nel secondo, con la partecipazione anche dell’attore Gilberto Colla, che leggerà alcune lettere di Vincent Van Gogh dedicate al paesaggio. L’ingresso sarà libero fino a eventuale esaurimento dei posti in sala.

Sottolinea il Sindaco di Vicenza, Achille Variati: “Con questo secondo appuntamento riservato ai maestri della pittura, Vicenza consolida la sua vocazione di città capitale dell’arte, della bellezza e della cultura a livello nazionale ed internazionale”.

“Credo che l’entusiasmo, l’attenzione, l’accoglienza dimostrata dai vicentini siano tutt’altro che estranei al successo della precedente esposizione dedicata alla storia del ritratto – afferma Marco Goldin, curatore ed organizzatore di quella e di questa mostra. Chi è venuto a Vicenza si è sentito accolto, coccolato dai suoi abitanti e ha scoperto una città bellissima, raffinata, resa unica dai capolavori di quel grande genio che è stato Palladio”.

Saranno poche, eppure interessanti, le differenze tra l’esposizione nella sua edizione veronese e quella accolta dalla città berica.

Cambieranno, ovviamente per ragioni di conservazione, i disegni di Rembrandt, Lorrain e di altri maestri che integrano la spettacolare sequenza di dipinti presenti nella sezione dedicata al paesaggio nel Seicento. Disegni del livello di questi non possono essere esposti per periodi troppo prolungati, pena il danneggiamento per eccesso di esposizione alle fonti luminose, anche se si tratta di luci speciali come quelle qui utilizzate. A Vicenza saranno però sostituiti da altri disegni, altrettanto importanti, dei medesimi autori.

E a Vicenza giungeranno poi due nuovi Monet che a Verona non erano presenti, facendo salire quindi a 24 il numero di oli del grande maestro riuniti nell’ultima sezione della mostra. Sono opere scelte in modo preciso: documentando tra l’altro in un caso un periodo prima non sviluppato della pittura di Monet, come quello in Normandia durante la giovinezza. A Vicenza, più ancora che a Verona, quella riservata a Monet è una vera e propria mostra nella mostra, anche con l’inserimento di una ulteriore versione delle ninfee, del 1906.

Anche il bellissimo nucleo dedicato al grande vedutismo veneziano è arricchito in questa edizione vicentina. Dal museo di Budapest giunge infatti un sontuoso Bellotto, una veduta dell’Arno a Firenze, che va ad aggiungersi alle vedute di Van Wittel, Guardi e Canaletto già ammirate a Verona.

In Basilica Palladiana i visitatori troveranno anche un grande pannello di annuncio, oltre a materiali illustrativi, dell’esposizione che la Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e il Comune di Vicenza, con Segafredo Zanetti quale main sponsor, hanno affidato a Goldin dall’ultimo scorcio di quest’anno alla primavera del 2015. La notte di Natale si aprirà infatti al pubblico “Se una notte nel tempo Van Gogh e Tutankhamen. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”, mostra di grande novità nel panorama espositivo internazionale e per la quale le prenotazioni inizieranno presto.

Per informazioni e prenotazioni: 0422.429999, www.lineadombra.it

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