Una mostra che indaga la ricerca fotografica dei coniugi Becher, come artisti e come docenti.
BERND + HILLA BECHER. Photo + Druckgraphik
L’Archivio d’arte Kaiserswerth vuole promuovere il lavoro di Bernd & Hilla Becher (1931-2007 e 1934-2015).
Artisti della cosiddetta “Scuola Becher”, nonché nell’ampliamento dello spettro di approcci e personalità rilevanti della fotografia contemporanea, la mostra intende anche offrire un forum per la discussione sulla fotografia attuale e contemporanea.
Nel corso della loro lunghissima carriera, che ha attraversato l’arte europea dal secondo dopoguerra in poi, Bernd e Hilla Becher sono stati fra i fotografi che hanno saputo dare una definizione contemporanea di paesaggio.
Si sono distinti grazie a un rigore, una metodologia propria perfettamente riconoscibili, e che si può sintetizzare in pochi punti: l’uso costante del bianco e nero, la distanza dal soggetto tale da averne una visione complessiva, la scelta di soggetti legati esclusivamente al mondo industriale, la raccolta delle foto in base a nessi formali e analogie inedite.
Fra le loro numerose raccolte Industrielandschaften fu pubblicata nel 2002 ma raccoglieva materiale risalente ai primi anni della loro carriera, in una visione a volo d’uccello sulla loro produzione.
I Becher tradussero il paesaggio industriale di volta in volta come miniere di carbone e di minerale di ferro, acciaierie, fornaci di calce e centrali elettriche, ma anche come centri abitati sorti intorno a questi centri produttivi.
Il loro interesse principale era mostrare la relazione fra gli oggetti e lo spazio che questi occupavano e come tale rapporto dava vita a un nuovo tipo di paesaggio.
Per loro si trattava di qualcosa di familiare, in quanto avevano conosciuto quell’ambiente fin dall’infanzia, eppure veniva indagato con uno sguardo distante e il più possibile oggettivo.
I coniugi Becher vengono indagati nella duplice veste di docenti e di artisti tra i più affermati a livello internazionale già a metà degli anni Settanta.
Ad essi va riconosciuto un contributo decisivo nell’emancipazione artistica della fotografia.
Bernd e Hilla Becher, anticipando il minimalismo, hanno riportato il mezzo fotografico a freddo ed impersonale testimone della realtà documentando ciò che di più impersonale poteva esistere al tramonto degli anni Cinquanta: il mondo industriale.