In mostra a Lugano Vincenzo Vicari fotografo che ha saputo rappresentare le trasformazioni urbanistiche e sociali del Ticino col rigore di chi documenta
Vincenzo Vicari fotografo. Il Ticino che cambia
Il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI Lugano) nasce dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della Città di Lugano, istituti pubblici attivi da decenni sul territorio cittadino.
Il MASI, fondato nel 2015, in pochi anni si è affermato come uno dei musei d’arte più visitati in Svizzera, ponendosi come crocevia culturale tra il sud e il nord delle Alpi, tra l’Europa latina e quella germanica.
Il Museo opera su due sedi: presso il centro culturale LAC e nella sede storica di Palazzo Reali.
MASI Palazzo Reali ospita dal 29 agosto 2020 una mostra personale di Vincenzo Vicari
dedicata al Ticino, confermando l’interesse del Museo anche per l’arte fotografica.
Vincenzo Vicari ( 1911-2007) è stato infatti un importante fotografo ticinese, attivo a Lugano dal 1936 al 1987.
Sono presentati in mostra oltre un centinaio di scatti in bianco e nero e a colori che documentano la trasformazione del territorio ticinese e dei suoi abitanti negli anni di passaggio dal mondo ancora fortemente rurale del primo dopoguerra al Ticino urbanizzato degli anni Ottanta.
Vicari è un fotografo attento, che sa documentare queste trasformazioni, con sguardo, a volte ironico, ma mai celebrativo o estetizzante.
Le sue immagini hanno infatti la capacità di restituire e sintetizzare la complessità di un territorio di confine alla ricerca della sua identità.